4 MINUTI D’AUDIO Riprodurranno la riflessione dell’articolo a voce alta, perché abbiano accesso all’ascolto i Ciechi e quelli tra noi che pur avendo la vista sono diventati i veri Non Vedenti. Buon ascolto o buona lettura come preferite.
Credere o non Credere
Siamo noi a perdere la pace con noi stessi, ad affittare e indossare tutte le emozioni pseudo negative.
Uno degli errori più comuni che facciamo ogni giorno, è quello di creare una nostra realtà parallela alla verità, attaccandoci al desiderio e questo crea distorsione, cambia le nostre percezioni distruggendo giorno dopo giorno la nostra vita, facendoci ritrovare poi spersi, spauriti, confusi.
Da cosa dipende? Non come ci dicono molti dal nostro non credere in noi stessi, ma ancor di più dal nostro ostinarci a credere in cosa non siamo.
La verità è che spesso siamo ciò che vogliamo vedere,
amiamo ciò che ci piace credere di amare,
e crediamo a cosa ci piace credere, pensando solo a noi stessi, o meglio a una parte di noi che è quella dedita all’ego, alla cosiddetta immagine sociale.
Per questo nostro modo di condurre la vita, spesso proprio chi ci ama di più, il noi stessi più vero e profondo a nostra insaputa ci ha già abbandonato da tempo.
Godetevi il racconto!
Tratto dal mio libro,
La Proiezione di un Uomo Epico, proiezione catartica Francisco Puentes
.. IN TRE ORE..
Una Volta, un Uomo di un Villaggio Vicino che abitava dietro le Montagne,
vinse una grande Somma di Ricchezza, e dopo neanche Tre ore,
mi chiamò felice per dirmi che aveva Vinto,
che era felice e sorpreso perché non gli era mai capitato..
e che aveva perso il suo Tempo nel non giocare per tanti anni..
ma ora ..
Ora avrebbe potuto Cambiare la sua Vita.
Mi disse di quanto fosse Felice prima di questa vincita,
perché non gli mancava niente e stava bene..
Ma aggiunse, che da ora in poi, lo sarebbe stato di Più,
perché avrebbe potuto avere un Sacco di Cose che prima non poteva permettersi..
Gli Sembrava di Sognare ad Occhi Aperti..
Dopo qualche Ora mi venne a trovare Nuovamente,
ma era Triste e Disperato, si era reso conto di aver Sbagliato e di non aver vinto nulla,
e così cadde in una Depressione Assoluta..
Continuava a Piangere, asserendo di essere Rovinato,
perché non avendo vinto niente,
non avrebbe potuto fare Nulla di quello che aveva Sognato in quelle tre ore..
ai miei Occhi quell’Uomo,
in quelle Tre Ore,
non era mai cambiato..
Foto in evidenza dell’uomo in bianco opera di Tiziana Russo
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