6 minuti d’ audio riproducono la riflessione dell’articolo a voce alta, perché abbiano accesso all’ascolto i ciechi e quelli tra noi che pur avendo la vista sono diventati i veri non vedenti, o perché hanno smesso di sognare, o perché per stanchezza non sono più in grado di alzare la testa e respirare.
Completerò il tema della settimana dedicato a come ci facciamo trascinare giornalmente dai nostri istinti o credenze, più che dalle nostre essenze, con quest’ultima riflessione, come esercizio all’illuminazione e antidoto ai nostri istinti più primitivi. Diventeremo un mago.
Tratto dal mio libro “La Proiezione di un Uomo Epico”.
Il Mago
.. Mantieniti sempre Gentile, e non permettere al tuo Sangue Bollente
di arrivare a governare il vibrare delle tue Corde Vocali, o di avvelenare i tuoi Pensieri ed il tuo Fiato..
In queste Occasioni, per evitare il Peggio, avrai da compiere un Esercizio, dovrai immaginare di non avere più la Bocca..
..E quando il Velenoso Fiato dell’ira ti inonderà gli Occhi, immaginerai di essere Cieco..
E quando le tue Orecchie seguiranno a sentire Parole Armate, che creeranno in te squarci e ferite,
prenditi Cura solo del tuo Esercizio e non di esse..
Perché per te, anch’esse diventeranno nobili,
in quanto anch’esse diverranno motivo di duro allenamento e capacità per un nuovo Esercizio..
Così avrai ottenuto un’altra Mirabile Prova.
Dovrai Trasformare tutto quell’accadere,
in Comunicazione e Valutazione,
nonché in Momento di riflessione e compimento di un difficile esercizio di Profondo Silenzio ..
E quando la tua Umiltà ti dirà che non hai la forza per poter resistere nel mantenerti quieto,
allora avrai un altro esercizio:
Quando starai per esplodere o il tuo sopportare sarà sul punto di cedere, immaginerai di tuffarti in acqua gelida e profonda,
e lì una volta completamente immerso, coperto solo dal rumore delle bolle, sentirai di non avere aria per poter fiatare,
e così facilmente non avrai possibilità di sbagliare nel parlare..
.. E Così sarai chiamato a fare il Mago e creerai una Magia..
Trovando la Pozione per trasformare un’ingiuria in Esercizio,
Trasformando un Rospo in un Principe..
Troppo spesso quando litighiamo, ci arrabbiamo con i nostri fratelli, amici o semplici conoscenti perdiamo lucidità e noi stessi seminiamo odio e separazione, attaccandoci a cose poco utili dinnanzi a valori, come aver ragione o torto, che fanno parte della vanità dell’ego e non dell’illuminazione dell’anima intellettiva.
Come è possibile che chi è stato accanto a noi nel dolore per una notte intera al capezzale dei nostri genitori morenti, o aiutato quando piangevamo disperati per un nostro problema, per una presunta azione cattiva o un errore o un malinteso diventi subito feccia da buttare via?
Questo è uno dei mali di oggi, si buttano via le persone e i valori in un Click come fossero un file, o carta straccia. Occorre riflettere invece!
Se è vero che non si debba giustificare tutto, è anche vero che bisognerebbe essere equi e giudiziosi nel soppesare bene le nostre strane punizioni verso gli altri. Si può scegliere di non vivere con una persona che ci abbia fatto del male, ma di farlo però puliti nel cuore, nelle intenzioni e soprattutto con rispetto, se non per l’amico o fratello che ci ha fatto un torto oggi, per quello stesso amico o fratello che un tempo ci ha fatto tanto tanto bene. Allontanarsi da qualcuno non vuol dire distruggerlo.
I pesi e le misure in questo caso non sono già dati, tocca a noi dunque soppesare bene le proporzioni dei valori in campo.
Nel brano mostrato vi è un esempio di Esercizio Katartico che è una base dei percorsi della Chiave Puentes, dove per frenare la nostra collera o il nostro cadere negli istinti meno illuminati, ci alleniamo a noi stessi, a comprenderci, togliendoci cose a noi care ma deleterie in situazioni di scontro, la bocca, gli occhi e le orecchie. Chi non ha la bocca, gli occhi, le orecchie non può parlare, sentire e vedere le offese che gli rivolgono, quindi non potrà essere offeso realmente, o meglio avrà il tempo necessario per fermarsi ed illuminarsi.
Riprogrammeremo intimamente la nostra anima intellettiva, chiamata in tanti modi in società: occhi e silenzio, pensiero e coscienza, o sentire, e saremo accentrati, equilibrati.
Diventeremo coscienti ma lo saremo pienamente di cosa siamo e dunque facciamo, e non di cosa facciamo e poi diventiamo a causa dei nostri comportamenti. A che serve sfogarsi contro qualcuno, o eliminarlo se poi manteniamo la negatività quando lo incontriamo o se ne parla? Occorre disintossicarsi, purificarsi, questo è progresso, che è la base di un perdono.
La verità è che “Nessuno può realmente toccarci se non siamo noi a permetterglielo”, e vivere con questo principio equivale all’avere con sè sempre scudo e super poteri, a essere forti intimamente e non diventare ciò che non siamo, appunto le situazioni negative della vita da cui ci lasciamo cambiare. Ma noi non siamo solo quello. Saremo invulnerabili.
Esercitiamoci a noi stessi, le pozioni e le alchimie per illuminarci sono dentro di noi, ed è così che saremo capaci di trasformare un’ingiuria in un esercizio, ed un Rospo in un Principe.
Foto in evidenza ” Pentole o Pozioni” di Conce. G. Scardaci
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