Questa settimana racconterò una storia tratta prima e oltre che da un mio libro, da un’esperienza vissuta.
Credo che tutti noi abbiamo sbagliato almeno una volta in passato, e probabilmente almeno una volta sbaglieremo ancora in futuro. E siccome gli errori che facciamo durante il nostro percorso di vita ne sono una parte, ma non ne sono l’unica, credo sia importante ricordarlo per non dimenticare ed aiutarci nel perdonare.
E poi sbagliare non è forse di tutti!?
Gli errori tanto criticati e condannati in questa società che disegna falsi modelli di perfezione, se commessi senza malizia o superbia, comunque servono e sono onesti. Anch’essi dovrebbero dunque essere considerati luminosi e non come qualcosa da nascondere o di cui vergognarsi.
L’errore in buona fede infatti è Democratico, è Testimone di giustezza e non è mai razzista, fazioso o di parte come gli uomini, perché a prescindere dall’essere bianchi o neri, belli o brutti, ricchi e poveri, nel commetterlo ci rende tutti uguali.
Credo che la giustezza non stia nell’altezza o nell’età delle persone!
2 MINUTI D’AUDIO Riproducono la riflessione dell’articolo a voce alta, perché abbiano accesso all’ascolto i ciechi, chi lavorando non ha tempo o chi preferisce ascoltare, e quelli tra noi che pur avendo la vista sono diventati i veri Non Vedenti. Buon ascolto o buona lettura come preferite.
Foto in evidenza da me intitolata ” l’errore è un passaggio sempre in attesa” è opera di stefania boemi.
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