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Quotidianamente abbiamo Tornadi, tempeste, Tsunami viviamo nuove strane normalità, sì strane.. per esempio vivere continuamente in Allerta, “le Alert meteo” le chiamano così.
Senza accorgercene siamo entrati in clima da guerra post atomica, dove tutto sembra radioattivo.. si aspettano le bombe, nuovi tipi di bombe, tra una cena ed un’altra della sera prima abbiamo per domani una cosa in più a cui guardare e pensare: “Hai visto l’allarme meteo?” abbiamo l’allarme giallo, quello arancione, o tutti a casa senza uscire perché è sconsigliabile, non salutare è pericoloso.. Allarme Rosso, allarme rosso. Ma vi sembra normale?!
Male Planetario!
No! Il problema a mio avviso è strettamente Umanico.
La verità è che il Pianeta ci sta prendendo a calci nel sedere, è chiaro infatti che non siamo più graditi, siamo ospiti sporchi, invadenti, poco gentili e in più per nulla riconoscenti..
Dobbiamo tornare a casa il prima possibile.. questa è la verità.
Siamo creatori di un finto progresso basato su verbi “Mortalbiotici” come saturare, usare, consumare, sfruttare ma soprattutto non volersi fermare almeno un attimo a pensare, che il poter fare le cose non vuol dire che sia sempre il caso di farle.
Tecnoscienziati impettiti di presunta sapienza e Imbonitori dagli abiti sacri continuano a negare la reale perversa e insana natura della relazione tra l’ uomo e questo creato.. un amore blasfemo, malato, perché soggiogato all’unico vero despota, Re e scienziato, “Sua maestà il piacere umano”.
Diciamo la verità, non c’è mai mai stata parità, mai! uno dà e l’altro distrugge, e la crisi è ormai evidente il pianeta ci tira contro le cose fulmini, Tornadi, bombe d’acqua, terremoti, e ogni volta sembra dire con maggiore veemenza: Te ne vai o no, Vattene via! Sei insostenibile, Uomo!
Eccola la verità sotto gli occhi di tutti: “L’uomo non ha niente a che fare con questo pianeta” e sta solo cercando di tornare a casa.
Siamo gli unici esseri viventi fuori dal coro, lo confermiamo ogni giorno da sempre. Non facciamo altro che inventare altre cose, in più chiamandole naturali, che però non sono presenti al naturale se non in forma virale, distruttiva e corrosiva della natura preesistente che con noi cozza sempre.
Siamo architetti del piegamento dell’ Ecosistema al nostro Egosistema.
Trasformiamo tutto in modalità erosione, e invece dell’energia dell’acqua e del sole cerchiamo l’uranio, il petrolio, coltiviamo la plastica, abbiamo creato nuovi fiumi quelli tossici, e poi seminiamo morte e rancore.
Ma quale creatura avvelena la propria acqua, rende aride le proprie terre, inquina il proprio raccolto.!? E siamo andati anche oltre il nutrimento e fingendo di essere i creatori estinguiamo specie su questo pianeta.
Guardiamo alla storia, dalla notte dei tempi proviamo a tornare a casa, abbiamo scavato a più non posso andando ben oltre le radici e le coltivazioni, quello che serviva..
Poi è toccato ai mari ma non solo per pescare ma perché volevamo raggiungere gli abissi, all’inizio pensavamo fosse lì casa nostra..
e che dire del cielo non ci siamo mai accontentati di camminare o strisciare stavamo sempre con la testa in su, volevamo prima volare, poi finito anche il pianeta siamo passati alla conquista dei cicli lunari, e adesso alla scoperta dello spazio..
ma l’evidenza è che stiamo solo cercando il nostro di spazio.
Gli umanici hanno usato le regole che hanno trovato sulla terra, le regole del creato sovvertendole una dopo l’altra.
Si ribellano e hanno rivoluzionato la procreazione, estraendone il piacere.
L’uomo da sempre cerca il suo posto tra cielo e terra, tra terreno e trascendente, tra reale, ipotetico, utopico e immaginario..
Perfino il profeta dei profeti disceso sulla terra era palesemente fuori posto perché ci ricordava la verità, ci diceva vengo dal cielo, ecco da dove veniamo e dove dobbiamo tornare, abbandonate tutto, perché questo mondo non vi appartiene, lasciate ogni cosa pronti a ricongiungervi e tornare a casa, non prendete più del necessario.
Beh! Ci siamo infatti subito ribellati. Lo abbiamo prima creato e pregato di spiegarci, ascoltato poi però c’è sfuggito di mano quando ha cominciato a parlare di amore planetario e alcuni iniziavano a parlare con gli uccelli, o volevano abbandonare i beni materiali amando “questo” di creato.
Ce ne siamo sbarazzati subito perché era evidente che cozzava con il nostro desiderio innato e sconfinato di violare tutto ciò che è interdetto e vietato, o meglio di voler tronare a casa.
Abbiamo bisogno sempre di qualcosa in più di ciò che c’è, diciamocelo, siamo degli incontentabili disadattati.
Abbiamo creato vizi, droghe e denaro per anestetizzare i nostri sensi o per dare un senso alla nostra presenza qui, per coprire il nostro disagio perché non ci piace ciò che viviamo, non ci basta mai, è un evidente malessere nel vivere sulla terra come le altre creature.
Ma voi conoscete leoni con crisi di astinenza, panico o con crisi d’identità, o elefanti che provino a salire sugli alberi nel tentativo di volare, o aquile imbottite di tranquillanti per paura di andare in picchiata?!
Dio, la quantistica, i reincarnati, gli ufo, scegliete voi.. chiamatelo come volete..
Ma una cosa è certa, dobbiamo tornare a casa quanto prima Amici e Nemici miei, e un’altra cosa è certa non siamo più ospiti graditi e il pianeta ci sta facendo pagare il conto.
E poi infine.. Basta con lo sbronzarci di cose invisibili, immateriali non presenti, filosofie, teoremi, ipotesi, moda, visioni, ma perché farlo.., perché?! Se non per nascondere l’evidenza che il mondo così come è stato concepito non è mai stato buono abbastanza per noi, e che in verità da sempre sembra mancarci qualcosa?!
Cosa?
Casa!
E con questa riflessione vi saluto!
Buon ascolto o buona lettura come preferite.
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