Ilva, cuore e acciaio Ilva, cuore e acciaio cuore di un Italia che con la paura sempre lavorerà
E se dall’estero arriverà una nemica civiltà noi restiamo tutti con te perché tu tu sei l’Ilva!
Al Nord Milva, al Sud l’Ilva, entrambe dive al tramonto.
Rivoluzione industriale?! No, siete rimasti indietro quello è il vecchio Continente, noi invece siamo solo un paese di vecchi e siamo sempre di meno.. circa poi la rivoluzione.. Sì, ma non industriale, bensì Primordiale.
In Italia perfino gli Antichi detti non trovano lavoro e sono costretti ad emigrare dove li usano bene, vi ricordate quel buon “Il lavoro nobilita l’uomo” bene qui è disoccupato, e il lavoro lo debilita e lo uccide l’uomo.
Al Sud siamo meglio della Marvel, creiamo ogni giorno nuovi supereroi, è qui infatti che vivono i veri Ironman, operai letteralmente forgiati nel fuoco, e siamo cambiati, una volta eravamo calorosi, ora invece bruciamo vivi direttamente nelle fabbriche.. e l’Italia è la nuova Pompei, dunque raccoglietene le ceneri.
Siamo tornati senza dircelo ai campi di concentramento:
“Arbeit macht Frei” , è assurdo come gli operai da soli la mattina timbrino la morte giornalmente, sono prigionieri in libertà, perché o “Lavori e muori” o “Muori di fame perché non lavori” in questo paese, e gli operai la conoscono bene l’aritmetica e sanno che cambiando l’ordine dei Potenti il risultato non cambia, dunque meglio lavorare, perché tanto a loro lo scudo non glielo danno.
E’ cambiato solo il tipo di gas, certo questo è più tecnologico, perché non ti ammazza lì e subito anzi.. magari lo fa a casa tua, a spese tue, lentamente e soprattutto dopo averti usato e consumato nel tempo.
Il nuovo forno si chiama PIL, e le Multinazionali come ogni dittatore che si rispetti, hanno la loro efficace propaganda, sono quei giornalisti ed economisti che con trasmissioni caustiche ci infondono terrore dicendoci che non ce lo possiamo permettere di perdere 10.000 posti di lavoro. Costoro fabbricano per noi dei finti doni, delle lame taglienti a forma di fiori, fabbricano fiori di metallo, fiori d’acciaio, sono i nuovi Surrealisti che dovrebbero aiutarci ad ingoiare la morte di qualcuno come boccone amaro ma necessario al commercio di anime, perché comunque sono stipendiate.
Tra un po’ ci diranno che tre funerali al giorno sono colpa di Taranto che sbaglia nel non investire sulle fabbriche di bare, e che la Fiat torni di corsa dall’Olanda è qui l’affare, che crei accanto all’Ilva fabbriche di carri funebri per investire sui diecimila futuri occupanti sicuri.
Ma il problema vero non è solo l’Ilva, ma l’Italia che come faceva Jeeg si trasforma ha cambiato i propri confini, ha una crisi d’identità e non sa più come comportarsi. Il Nord adesso confina con la fame del Sud che prima criticava ma non conosceva e ora capisce facendo a botte con gli immigrati per lo stesso tozzo di pane, questa è la rivoluzione primordiale di cui parlavo all’inizio e che molti non vogliono vedere nè tantomeno accettare.
L’Italia del vecchio Nord dopo anni di razzismo e TerroNismo senza accorgersene è diventata il meridione d’Europa povera di idee e lavoro e ricca di problemi, è la nuova Terronia, e non se n’è accorta perché assomiglia troppo con la sua Venezia ai canali di Licata e Matera durante gli alluvioni, alle faide e alla violenza del vecchio Sud.. e vi ricordate quando al Nord si poteva stare con le porte aperte? ..ora invece regolano i conti e si fanno giustizia da soli con le pistole.. vogliono perfino i porti chiusi e non solo le porte.
Persino certe Leghe politiche non vogliono più scindersi perché non saprebbero da cosa, e hanno tolto la parola Nord dalle sigle perché non significa più niente, non c’è più il Nord, c’è un ulteriore Sud, abbiamo il Regno delle Tre Sicilie adesso.
Amici e Nemici miei,
l’ Italia mi ricorda il film Joker, qui innocenti non ce n’è più, forse a fatica possiamo stabilire chi è il primo colpevole e chi l’ultimo?! Ma non quando e chi ha generato chi?! Chi è il disagiato e chi è il vero portatore di disagio.
Follia ed economia sembrano essere due facce della stessa moneta, non si capisce più chi è il vero pazzo e chi invece non lo è ma ci si comporta, scambiando il cuore d’acciaio di certi potenti con quello vero delle nostre vite.
E con questa riflessione vi saluto.
I Minuti dell’audio nel audio/video riproducono la riflessione dell’articolo a voce alta, perché abbiano accesso all’ascolto i ciechi, a chi lavorando non ha tempo o chi preferisce ascoltare, e quelli tra noi che pur avendo la vista sono diventati i veri Non Vedenti.
Buon ascolto o buona lettura come preferite.
L’opera in evidenza è dell’artista tedesca Andrea Lehmann
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