Il Guernica di Pablo Picasso è un così potente manifesto di pace e monito universale contro la guera, da essere considerato da me una scultura. E’ infatti scolpito in ognuno di noi, ha spessore, crea solchi di dolore e di riflessione nelle menti e nell’animo.
I grandi artisti come anche i filosofi, i matematici, sono scienziati del vivere, ci insegnano come stare al mondo attraverso dei codici di componimento e comprensione dello stesso.
Il Guernica di Picasso è un manifesto contro la guerra, contro i poteri forti e ci insegna a vivere, serve a ricordare l’orrore di cui è capace una parte degli uomini, bestie altamente tecnologiche nei mezzi e armamenti, ma primitive nelle anime.
Bisogna capire che è universale la battaglia tra bene e male, le leggi sono date da secoli e sono evidenti nel creato, Amici e Nemici miei se c’è l’umanità per la legge degli opposti c’è anche la disumanità, l’inumanità è diffusa bisogna scegliere da che parte stare.
La guerra è parte di questo mondo e lo vediamo ancora oggi nel 2023 abbiamo due massacri in corso vicinissimi Ucraina/Russia, Palestina Israele, frutto di abominio ed egoismo di alcuni.
L’uomo dovrebbe coltivare e vivere dei suoi riflessi migliori, per esempio l’arte tutta, la poesia, la musica, la pittura, la danza come anche astronomia matematica e filosofia, sono espressione di bellezza e forse ancor di più testimonianza del Divino che portiamo dentro, qualcosa di inspiegabile e distantissimo proprio da quegli esseri come noi umani nelle fattezze ma inumani nelle azioni, guerre, odio, prevaricazione.
Il Guernica è meraviglia, la pittura era di Picasso, ma la scultura che è diventata è di tutti noi.
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