“MALENA SE L’E’ CERCATO, HA FATTO LA TROIA!”. O MALENA COME LA MADDALENA DI CARAVAGGIO NELLA MORTE DELLA VERGINE.
Questa donna dice: “tornassi indietro vorrei cambiare pelle, non darmi più, anzi meno meno meno per tornare quanto più pura possibile”.
A quanto dice si è pentita sprofondando in una crisi interiore che la vede, sotto gli stessi riflettori che le hanno dato visibilità, a condividere però quello che definisce “un suo sbaglio”.
La Maddalena di un tempo fu identificata come una donna dedita alla prostituzione e per questo condannata dal giudizio sociale.
Da tempo in Italia invece la prostituzione come anche la mera mercificazione del corpo femminile ha avuto uno sdoganamento totale.
Vuoi grazie a quel grande Cavaliere, grande non certo per l’etica socratica, Berlusconi, vuoi per OnlyFans, tutto rientra nella libertà di espressione, un “contenitore valore” unico senza sfumature o alcun peso nel discernimento dei valori.
Usando nel modo peggiore il famoso titolo di Gaber “Libertà è partecipazione” abbiamo il libera tutti.
Ma mentre Malena pur ricoperta di critiche non scappa, gli altri protagonisti in luce almeno in questo mondo, tra cui “molte” donne di OnlyFans usano un neanche troppo sottile meccanismo per sfuggire al loro stesso possibile giudizio negativo, ossia la mistificazione del nome.
Diciamolo pure! Il termine “prostituta” dà fastidio a tutte. Se glielo chiedi ti dicono che è diverso.
Dunque devi solo chiamarlo diversamente per esempio come una macchina, una Escort, o come una zona cittadina Olgiatina, creatrice di contenuti per adulti, o una che ha “Onlyfans” ossia che ha “solo fans”, e il gioco è fatto.
Molti diranno tutto ciò esiste per normale evoluzione del costume, ed è grazie a questa “libertà ed emancipazione” che così che ognuno può fare ciò che vuole del proprio corpo e soprattutto nessuno tirerà più le pietre alla Maddalena di turno, aggiungerei per essere più preciso, che un tal Gesù comunque ci aveva già pensato mostrando perdono e comprensione per il prossimo peccatore che potresti essere tu.
L’importante comunque è non chiamarlo “mercificare o vendere il proprio corpo in cambio di denaro.
Semmai è uno scambio, pensiamolo come un nuovo Altruismo”, invece una volta era vendersi.
Voglio puntualizzare che sto parlando soprattutto del prostituire i valori e non solo di sesso e denaro.
Le critiche di oggi dicono che “Malena l’ha voluto lei”, “si è fatta i soldi così”, “sono lacrime di coccodrillo”, e soprattutto “è lei che ha fatto la troia” riporto il termine più usato in molti commenti, vendendo il suo corpo e umiliando e mercificando le donne”. In più come spesso accade, le critiche più feroci verso una donna arrivano proprio dalle donne.
Questa narrazione, a parte il termine “Troia” che non condivido in primis perché dispreggiativo verso una persona che ha un’anima e poi perché Malena è un’ attrice hard o una a cui piace fare sesso ed esibirsi, ha sì del vero, ma un vero che nasconde anche molta falsità e ipocrisia. Intanto ritengo che ognuno possa fare ciò che vuole solo che lo faccia senza nascondersi dietro altro, altrimenti è più ipocrita di chi lo critica.
A proposito di lanciare pietre infatti, chiedo a questi santi e caste di criticoni se abbiano poi un agire così civile e limpido?
Parlando di mercificazione del proprio corpo per esempio non sono disgustati o non sembrano disturbati dai maschietti casti e puri che vanno a prostitute, da tutte le trasmissioni e pubblicità cartelloni tv dove ti sbattono quotidianamente corpi femminili nudi, o dalla corsa di molte cantanti a denudarsi, sculettare ed ammiccare usando il corpo dove tu a volte pensi ma è la cantante?
O i canali Hard on line liberi, con il fenomeno della porno dipendenza che è ormai un disturbo più che conclamato.
E non vedo nemmeno grandi critiche o rivoluzioni da parte del mondo femminile, che ancora spiega tale libera scelta di mercificazione del corpo femminile esclusivamente con l’antico retaggio culturale e società fallocentrica, coprendo così l’enorme silenzio globale femminile focalizzato più che su grandi tentativi di rivoluzioni del sistema sociale, sul trinomio “aspetto estetista rughe nuovo rossetto” (bello anch’esso per carità), ma con silenti inchini a tale sistema, dove la maggioranza del mondo donna è un eminente desaparecido o NP non pervenuto se invitato al cambiamento.
Per concludere, da libertino io affermo fortemente la libertà di fare ciò che si vuole purché non leda il prossimo.
Ma proprio perché sono un libero pensatore non posso nascondere la falsità che ravviso in molti di questi giudizi verso gli altri, quando la società in cui viviamo è molto più corrotta e vigliacca della Malena di turno.
Chiaramente il tema come lo fu per Maddalena al tempo non è questa Malena, ma è lo spunto di riflessione datoci.
Malena infatti invece di sottrarsi alle critiche, chiamiamole le moderne pietre, ossia i social, si mostra per avvisare le altre donne e per metterle in guardia.
Quindi non sta chiedendo perdono per sé e per aver fatto qualcosa al pubblico.
Il perdono lo sta chiedendo a se stessa.
Sta cercando di capire il come, il perché sia arrivata a questo, e consideriamo che è ancora oggi giovane e all’ apice del successo, eppure si è fermata, ha stoppato il meccanismo protestando “ammirevolmente” prima di tutto contro le sue stesse scelte.
In più non si sta mostrando subalterna a nessuna sub cultura tv, media, maschilista o femminista, politica anzi è libera, così libera da scegliere un’altra libertà.
E se prima era osé, adesso osa ancora di più, perché sembra aver realizzato il valore della libertà di usare il proprio essere, che viene prima del proprio corpo, il valore che gli dai, in questo caso anche il potere di usarlo come valore nel mostrarti contro tale sistema.
Caravaggio dipingeva la luce ma lui veniva dal buio, e nell’opera La Morte della Vergine, dipinse la Maddalena mettendola in primo piano persino rispetto alla Madonna defunta e protagonista del quadro, perché era Maddalena lì piangente a essersi pentita e a testimoniare i due mondi con il forte cammino per la scelta finale del pentimento.
A mio avviso ritengo Malena prima un bel gesto e forse anche un bel manifesto che andrebbe valorizzato. Se domani cambierà non sappiamo, ma oggi ci vuole forza o tanta tanta sofferenza per fare qualcosa del genere ne apprezzo il coraggio.
Vi è un abisso in questo passaggio della sua ricerca, e questo dovrebbe far riflettere di più il mondo femminile mostrando solidarietà, comprensione piuttosto che critiche e veleno.
Credo proprio che Malena anzi adesso Filomena, mai proprio mai forse come adesso, abbia deciso di mettersi realmente così a nudo.
Per chi volesse approfondire il parallelismo sul canale you tube la mia retrospettiva sull’opera “La morte della vergine di Caravaggio”.
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