Artemisia Gentileschi è un parto di talento, un travaglio femmineo e uso femmineo perché è un termine che indica divinazione essendo sinonimo di creazione. Lei come altre “femmine” rappresenta tutto ciò che non si poteva nel 1600, tutto ciò che non si doveva o non è opportuno spesso anche oggi fare per una Femmina..
Per tutto ciò l’ho inserita nel ciclo degli improbabili. Chi sono gli improbabili?
Sono coloro i quali per contingenze economiche, sociali, difetti fisici e personalità particolari non erano credibili e in cui il cosmo forse Dio o un creatore sembra essersi compiaciuto: “Ciò che tu uomo butti o scarti, io lo rendo titanico, emblematico, Divino.. Io sono Dio, tu no.”
Artemisia ha talento è ribelle, ha visione, e il carattere complesso che solo una Femmina può avere. Stuprata decide di denunciare, Amici Miei pensate nel 1600, si sottopone a torture e diventa icona del coraggio e della ribellione, ma soprattutto diventa Testimonianza di talento Femmineo.
Lei Caravaggista, riesce nell’improbabile ossia mettere in chiaroscuro perfino il maestro Merisi.. è potente, travalica i sensi dell’ordine, e come Annibale con gli elefanti sulle Alpi compie l’impossibile, travalica il concesso alle femmine e diventa disagio per l’uomo.
Diventa disagio per l’arretrata e machista mentalità di quel tempo e di tutti i tempi che verranno fino ad oggi.
Lei che genera vite come solo il creatore sa fare,
Lei che genera virtù e arte come neanche gli uomini sanno fare.
E come dico sempre io, meno pillole e dottori e più arte e filosofia
Buona visione!
© Conce G. Scardaci, 2023, tutti i diritti riservati
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