Mi allungo, mi raggiungo, mi elevo, mi aspetto.
La vita è un viaggio, una visione, spesso una realizzazione di tante componenti, e non certo solo materiali, se vogliamo spirituali o meravigliosi sentimenti, ricordi affetti..
Quante volte però frequentando chi ci circonda, sentendo le cose che ci dicono, o accettando un lavoro che non ci piace ma ci conviene, notiamo che c’è qualcosa che non va, qualcosa sembra non scorrere, e tutto questo sembra quasi avvisarci che non dovremmo comportarci come da lì a poco ci stiamo apprestando a fare? Eppure lo facciamo lo stesso.
Troppe volte diciamo a noi stessi, questo era forse il mio destino! Sì forse a volte lo era, ma diciamo la verità, molto spesso quel destino è la nostra incapacità, o il nostro fuggire dal coraggio per cambiare lo stato delle cose che ci rendono infelici.
Invece di dire lo sapevo, me lo sentivo, lo avevo notato, e perseverare, dobbiamo cambiare.
I Segnali ci sono. E quando sentiamo quella vocina chiamata coscienza dirci “non lo fare”, sappiate che forse quella voce siamo proprio noi stessi, da qualche parte più illuminati che ci inviamo messaggi nel tempo per aiutarci. Sono appuntamenti per ricongiungerci con il calore, la felicità.
Dunque se qualcosa non scorre, indagate, fermatevi a guardare piuttosto che voltarvi dall’altra parte. Piegare la realtà per assecondare l’immagine che la nostra versione societaria vorrebbe di noi stessi, è deleterio.
Secondo la filosofia che vivo, la Chiave Puentes, ci sono infatti tante versioni di noi stessi nell’universo in diverse dimensioni, spazi, chiamatela quantistica o come più vi aggrada. Versioni anche da noi poco conosciute, amate, latenti, bugiarde, ricche, intelligenti o vigliacche, che si mandano messaggi, perché continuamente si cercano, comunicano e lasciano continue tracce in ogni dimensione proprio nel tentativo di ricongiungersi, solo che per noi navigatori materiali dove il presente è tutto, diventano messaggi difficili da interpretare, perché scomodi.
Per questo dobbiamo creare continue alternative nella nostra vita, senza fermarsi mai, ma senza che occorra distruggere niente di noi, dobbiamo aggiungere e non togliere, dunque scegliere solo ciò che ci fa stare bene, positivi, positivi, positivi.
E’ così che la semplice visione materiale e quotidiana, diventa un appuntamento imperdibile e tutto ciò che abbiamo fatto si collega, trova compimento, sembra avere un nuovo senso.
Tutte le nostre versioni finiscono di cercarsi e di vagare come raminghe in cerca di sete e pace, e diventano l’ Uno originale sconfinato perché noi siamo parte del tutto, senza bisogno di conflitti odio o contrasti.
La vita è un viaggio, una visione, spesso una realizzazione di tante componenti, e non certo solo materiali, se vogliamo spirituali o meravigliosi sentimenti, ricordi affetti..
Quante volte però frequentando chi ci circonda, sentendo le cose che ci dicono, o accettando un lavoro che non ci piace ma ci conviene, notiamo che c’è qualcosa che non va, qualcosa sembra non scorrere, e tutto questo sembra quasi avvisarci che non dovremmo comportarci come da lì a poco ci stiamo apprestando a fare? Eppure lo facciamo lo stesso.
Troppe volte diciamo a noi stessi, questo era forse il mio destino! Sì forse a volte lo era, ma diciamo la verità, molto spesso quel destino è la nostra incapacità, o il nostro fuggire dal coraggio per cambiare lo stato delle cose che ci rendono infelici.
Invece di dire lo sapevo, me lo sentivo, lo avevo notato, e perseverare, dobbiamo cambiare.
I Segnali ci sono. E quando sentiamo quella vocina chiamata coscienza dirci “non lo fare”, sappiate che forse quella voce siamo proprio noi stessi, da qualche parte più illuminati che ci inviamo messaggi nel tempo per aiutarci. Sono appuntamenti per ricongiungerci con il calore, la felicità.
Dunque se qualcosa non scorre, indagate, fermatevi a guardare piuttosto che voltarvi dall’altra parte. Piegare la realtà per assecondare l’immagine che la nostra versione societaria vorrebbe di noi stessi, è deleterio.
Secondo la filosofia che vivo, la Chiave Puentes, ci sono infatti tante versioni di noi stessi nell’universo in diverse dimensioni, spazi, chiamatela quantistica o come più vi aggrada. Versioni anche da noi poco conosciute, amate, latenti, bugiarde, ricche, intelligenti o vigliacche, che si mandano messaggi, perché continuamente si cercano, comunicano e lasciano continue tracce in ogni dimensione proprio nel tentativo di ricongiungersi, solo che per noi navigatori materiali dove il presente è tutto, diventano messaggi difficili da interpretare, perché scomodi.
Per questo dobbiamo creare continue alternative nella nostra vita, senza fermarsi mai, ma senza che occorra distruggere niente di noi, dobbiamo aggiungere e non togliere, dunque scegliere solo ciò che ci fa stare bene, positivi, positivi, positivi.
E’ così che la semplice visione materiale e quotidiana, diventa un appuntamento imperdibile e tutto ciò che abbiamo fatto si collega, trova compimento, sembra avere un nuovo senso.
Tutte le nostre versioni finiscono di cercarsi e di vagare come raminghe in cerca di sete e pace, e diventano l’ Uno originale sconfinato perché noi siamo parte del tutto, senza bisogno di conflitti odio o contrasti.
Dobbiamo smetterla di guardarci i piedi o solo l’orizzonte.
“Non essere sciocchi, tradurre, interpretare. Dobbiamo restare vigili e mantenerci attenti”.
Lo sapevo, lo sapevo è finito, non serve..Amici e Nemici miei, invece attenti ai segnali!
Continui sono gli avvisi e i messaggi su cose apparentemente inspiegabili, che noi stessi con amore e tenerezza ci siamo inviati in aiuto nel corso del tempo. Dobbiamo allenarci a seguire e interpretare i segni, le tracce che lasciamo e ci inviamo.
Se ci ostiniamo a non voler riconoscere o vedere tutto ciò che ci avvisa sui pericoli, a cui andiamo incontro, la nostra vita ci condurrà verso vicoli ciechi: “Ormai è tardi, non posso, dovevo pensarci prima” non serve a nessuno.
Invece bisogna morire ogni sera e rinascere ogni mattina, perché rinasceremo ancora e ancora e ancora..Anche in altri momenti di noi, e poi anche due parti spezzate di una stessa moneta, se non unite all’unisono, pur essendo una parte mancante dell’altra non combaceranno lo stesso risultando a causa del tempo non giusto, comunque sbagliate.
Per quanto mi riguarda, Amici e Nemici miei ogni giorno mi allungo, mi cerco, poi mi aspetto..mi elevo e forse mi raggiungo,
e se non sono felice, fermo a guardare non ci sto e a qualunque costo cambio.
E con questa riflessione vi saluto.
“Non essere sciocchi, tradurre, interpretare. Dobbiamo restare vigili e mantenerci attenti”.
Lo sapevo, lo sapevo è finito, non serve..Amici e Nemici miei, invece attenti ai segnali!
Continui sono gli avvisi e i messaggi su cose apparentemente inspiegabili, che noi stessi con amore e tenerezza ci siamo inviati in aiuto nel corso del tempo. Dobbiamo allenarci a seguire e interpretare i segni, le tracce che lasciamo e ci inviamo.
Se ci ostiniamo a non voler riconoscere o vedere tutto ciò che ci avvisa sui pericoli, a cui andiamo incontro, la nostra vita ci condurrà verso vicoli ciechi: “Ormai è tardi, non posso, dovevo pensarci prima” non serve a nessuno.
Invece bisogna morire ogni sera e rinascere ogni mattina, perché rinasceremo ancora e ancora e ancora..Anche in altri momenti di noi, e poi anche due parti spezzate di una stessa moneta, se non unite all’unisono, pur essendo una parte mancante dell’altra non combaceranno lo stesso risultando a causa del tempo non giusto, comunque sbagliate.
Per quanto mi riguarda, Amici e Nemici miei ogni giorno mi allungo, mi cerco, poi mi aspetto..mi elevo e forse mi raggiungo,
e se non sono felice, fermo a guardare non ci sto e a qualunque costo cambio.
E con questa riflessione vi saluto.
I Minuti d’audio Riproducono la riflessione dell’articolo a voce alta, perché abbiano accesso all’ascolto i ciechi, chi lavorando non ha tempo o chi preferisce ascoltare, e quelli tra noi che pur avendo la vista sono diventati i veri Non Vedenti.
Buon ascolto o buona lettura come preferite.
Foto in evidenza opera del maestro Egon Schiele, che delizioso cronista visionario.
Buon ascolto o buona lettura come preferite.
Foto in evidenza opera del maestro Egon Schiele, che delizioso cronista visionario.
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