Mi allungo, mi raggiungo, mi elevo, mi aspetto.
La vita è un viaggio, una visione, spesso una realizzazione di strane componenti, e non certo solo materiali, se vogliamo spirituali o meravigliosi sentimenti, ricordi affetti.
I segnali per rivoluzionare ciò che non ci piace ci sono ma bisogna coglierli, e spesso le situazioni più paradossali come questo Corona virus e una “Pandemia da film” finiscono per rivelarsi come altro, come appuntamenti per incontrare qualcuno speciale o ricongiungerci con il calore e la felicità, senza che occorra distruggere niente di noi.
Dobbiamo imparare a valorizzare e non ad aggiungere..
E’ così che l’odierna terribile visione quotidiana, dove siamo prigionieri in casa per un’epidemia, si trasforma in un appuntamento imperdibile dove siamo “finalmente in vacanza con un noi stessi sincero però, non artefatto”, dove possiamo culminare, avere compimento, possiamo iniziare un nuovo corso e dare a tutto un altro senso.
Prima del virus eravamo concentrati su altro, e come anime dantesche raminghe vagavamo alla ricerca di sete e di pace ma cercandole fuori o proprio nella creazione quotidiana di un nemico, di una colpa, continui conflitti e contrasti col prossimo.. forse è finalmente giunto il tempo della pace e della riflessione.
Amici e carissimi Nemici miei, ogni giorno mi allungo, poi mi cerco, poi mi aspetto, poi mi elevo e forse spesso mi raggiungo, ma se non sono felice, a qualunque costo, virus o non virus, fermo a lamentarmi non ci sto,
e io cambio.
E con questa riflessione vi saluto.
I Minuti dell’audio nel audio/video riproducono la riflessione dell’articolo a voce alta, perché abbiano accesso all’ascolto i ciechi, a chi lavorando non ha tempo o chi preferisce ascoltare, e quelli tra noi che pur avendo la vista sono diventati i veri Non Vedenti.
Buon ascolto o buona lettura come preferite.
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