Conce G. Scardaci (Giancò)
È un manager ma ancor prima un emo-pensatore, un comunicatore, un viaggiatore, un creatore di scritti.
Ha iniziato a viaggiare fin da adolescente come backpacker, attraversando e vivendo tra le foreste, i deserti e le grandi metropoli del globo.
Estasiato dal contatto con gli altri popoli ha iniziato a studiarne i costumi, le società, l’organizzazione sociale, le culture culinarie, fino a diventare un esperto del counseling ed un Top Manager nel campo dell’Hospitality, dove ha lavorato nel corso degli ultimi 20 anni, ricoprendo in hotel e ristoranti posizioni dirette alla Formazione, controllo ed al funzionamento, Training e CFO (Chief Financial Officer).
Da 18 anni lavora come consulente freelance e conduce programmi di formazione insegnando a direttori e manager come migliorare le loro conoscenze e capacità personali.
Nel corso degli anni e della sua crescita personale ha ideato e sperimentato “La Chiave Puentes“ ed i suoi “Esercizi Catartici“, una scuola filosofica che segue una metodologia innovativa arricchita di strumenti e tecniche per la scoperta e l’illuminazione interiore dell’individuo, applicabile in qualunque ambito personale e professionale.
Insegna a professionisti di diversi settori, dirigenti, coach, allenatori sportivi, avvocati (ma solo coloro che difendono i più deboli), come esplorare ed usare i propri talenti e capacità personali attraverso la comunicazione e le antiche arti mostrate nel programma didattico della Chiave Puentes :
“Il viaggio interiore; lo studio della comunicazione; il linguaggio del corpo, onirico e simbolico; l’esplorazione sensoriale e capacità mnemoniche; la trasmissione di energia attraverso la comunicazione tattile; l’elevazione attraverso la meditazione e la concentrazione; la luce ed i colori; lo studio della vita dei Geni, dell’Arte, musica, danza; lo studio degli Astri, lo studio dei prodotti della natura, la nutrizione e la pratica del digiuno terapeutico, la riflessologia plantare;”
È uno studioso del linguaggio dell’uomo corporeo e della sua anima energetica. Pratica il viaggio interiore (impropriamente chiamato ipnosi), è autore di video, una sua collezione di t-shirt, un suo profumo.
Parla correntemente nove lingue ed ha creato un metodo per apprendere le lingue straniere ed un programma didattico da affiancare a quello già presente nelle università e nelle scuole.
È un creatore di scritti ed ha pubblicato 8 libri di cui 3 saggi filosofici, una trilogia sull’ uomo “Umanare (amare, emozionare, credere)” e due dialoghi interiori.
(La Proiezione di un Uomo Epico, La Chiave Puentes, Illà esercizi catartici; “Amuriendo, Cuorendo, Credendo”; Juan tra i suoi pensieri, Emopensieri al mare).
La Voce dell’Autore: il Mio Tempo
Fin dal tempo dei miei primi passi sulla terra, già scrivevo e mi impegnavo a creare un universo tutto mio, immaginando e vivendo un mondo che per gli altri non esisteva o di cui preferivano negare l’esistenza.
È un amore sconsiderato per l’ascolto che mi ha portato fin da piccolissimo a seguire come incantato le voci della gente più anziana di me, con le loro storie, il loro vissuto, permettendomi attraverso uno strano processo o forse incantesimo, di rivivere attraverso una Catarsi energetica la loro vita, come se stessi sognando, come se fossi io ad immergermi nelle loro parole, nelle loro lacrime, a sprofondare nel loro dolore o a esplodere per la loro gioia.
Quella fu ciò che io ora definisco la mia grande scoperta, la Chiave Puentes, la magica esperienza del viaggio interiore, la genesi di quello che poi sarebbe stato per me il mondo Epico del Lanima, la Filorescenza e Illà con il suo esercizio catartico di luce.
Compresi che prima di tutto volevo essere indipendente da certi dogmi e libero di creare il mio mondo, reinterpretando certe cose o addirittura inventandone altre come alcune parole. Scelsi anche all’età di 17 anni e con mio enorme sacrificio amando molto la lettura, di non leggere più i libri di altri autori che trattassero di filosofia, romanzi, cammini interiori, percorsi spirituali, per cercare di essere quanto più puro possibile nel viaggio di scoperta del mio mondo interiore. Come anche scelsi nel mio scrivere di non rispettare sempre alcune regole grammaticali, come l’utilizzo delle maiuscole e delle minuscole per alcune parole e dopo i punti, perché alcune lettere troppo grandi ( L l, F f, G g, M m) o troppo piccole mi risultavano volgari o brutte, o i tre punti di sospensione troppo lunghi, infatti ne uso solo due.
Mi dedicai allo studio della scienza, dell’uomo e dell’anima, e alla pratica della filosofia come modello di vita applicata.
Capii anche prestissimo che non sarei potuto restare su un banco, o seduto a casa ad aspettare di divenire uno spettatore privilegiato dello scorrere della mia vita, e così iniziai a viaggiare. E fu durante uno di questi viaggi che in un luogo sperduto del pianeta, in una notte come tante altre, guardai verso la montagna e vidi un fuoco in lontananza. Avvicinandomi trovai un vecchio, vecchissimo e misterioso Maya che dopo avermi invitato a sedere vicino al fuoco, parlandomi mi consegnò la chiave di un mondo Epico, illuminato, più evoluto, iniziando una magica e lunga notte di conversazione. Da allora tutto fu più chiaro.
Volevo andare e seguire le tracce dell’umanità..
Volevo correre, inseguire e raggiungere la carovana di Marco Polo per accompagnarlo fino alle Indie..
o osservare Leonardo mentre dipingeva la Gioconda e magari fargli qualche domanda..
Volevo sprofondare nell’umanità avendo sempre sentito su di me l’influenza delle maree ed il peso delle galassie..
Come anche il solo sapere che fuori dalla mia porta ci fossero il sole ed i pianeti, non mi faceva dormire la notte.
Io avevo compreso.. e fu così che creai la Chiave Puentes.
Avrei dedicato la mia vita allo studio e all’amore di una creatura mirabile per follia ed energia, e più grande di qualunque singolo uomo, un’enorme creatura energetica, il Genere Umano.