Un quadro, un libro, un silenzio, un disegno, una nota, una preghiera o una riflessione, le nostre genialità vi ricordate..
Bene! Sono state ridotte in saltuari momenti della nostra vita, con degli spazi angusti a cui non dedicare il nostro quotidiano impegno, considerandole alla stregua degli hobby, magari una volta ogni tanto o lo farò quando capita.
Abbiamo la tv che ci dice chi, come e quando.. chi ha torto o ragione, un’eccezionale artigiana di fazioni fatte di potere oscuro e privati interessi, che scelgono però i nuovi valori per l’intera comunità, cosa rendere importante o mettere a tacere.
La Tv infatti non è più solo la tv, ha diviso il nostro tempo, le nostre giornate in intervalli, in palinsesti emotivi, ormai sappiamo che ora è in base al programma che danno in tv, è diventata la bussola moderna che ha sostituito il guardare le stelle e i punti cardinali, erano quelli a servirci una volta nel darci direzioni e orizzonti, per non perderci o ritrovare noi stessi.
La Tv non è più solo una compagnìa, ma è diventato un compagno oscuro e subdolo, perché è un amico e un consigliere che ha sostituito le relazioni viventi con le interazioni videodipendenti, preconfezionate, usando persino la compassione di un tragico funerale per qualche tragedia, senza alcun ritegno, con una processione in diretta per ore e ore perché il dolore non è più un dolore, ma un diritto di cronaca, pur di tenerci lì attaccati a lei come fosse per noi un respiratore, come se la Tv fosse vitale, o realmente vivente quando così invece non è.
La Tv chiamata subdolamente “Intrattenimento” non è solo questo, perché non solo “Intra-ttiene”, ma ti “Trattiene lì” occupando con decibel e le onde volumetriche dei suoi Jingle, la possibilità di parlare con te stesso in tranquillità, di usare veramente il tuo tempo, di sprofondare in ciò che fai, di navigare il silenzio che spesso diventa pericoloso avversario, per le compulsioni ossessive che la tv ti dona nel darti in mano un telecomando.. ma comando di cosa?
In verità infatti guardando la Tv noi non stiamo facendo niente. E’ diventato un nuovo sentimento dell’animo umano, non stiamo soffrendo, non stiamo ridendo, non stiamo gioiendo, stiamo guardando la tv. “Che fai? Niente guardo la tv!”
Vi rendete conto, niente!.. non stiamo facendo niente!
Ha barattato i nostri pensieri con le opinioni dei sondaggi, è il nuovo moralizzatore, scrive ogni giorno nuovi comandamenti, proponendo ad arte liste di tutto ciò che serve o meno, di ciò che è giusto e sbagliato, come anche è diventata il farmacista modello, perché prescrive un farmaco per ogni sintomo, per ogni sentimento..
o un film appagante per ogni nostra volta in cui vogliamo scappare via perché non ce la facciamo più,
o una distrazione per ogni giusta causa o battaglia in cui magari vorremmo o potremmo impegnarci.
Credo che la misura sia colma, dovremmo passare più tempo con noi stessi e non con la televisione, accendere ricordi, percezioni, silenziare i film e tornare a emozionarci con le nostre di avventure.
Dovremmo cambiare le prospettive piuttosto che i canali che non ci piacciono.
E con questa riflessione vi saluto.
Buon ascolto o buona lettura come preferite.
Immagine in evidenza tratta liberamente da un’opera di Henri de Toulouse-Lautrec
Leave A Reply