Stasera parliamo di maestri e insegnamenti..
Per me maestro e insegnamento sono inscindibili, e se sappiamo, o se non sappiamo come metterlo in pratica, siamo ancora studenti del sapere, cambia la classe ma non il corso.
Il Sapere viene dalla sapienza, ma il sapiente non è solo colui che sa, o ripete scimmiottando, bensì colui che vive d’insegnamento e lo trasmette anche solo vivendo.
Il vero insegnante è un po’ il capo villaggio, sì quello dell’Amazzonia che anche se ignorante, uomo umile, o perfino da qualcuno chiamato “retrogrado nessuno”, è paragonabile invece al più abile dei mimi, perché è attraverso i suoi gesti che sa come trasmettere e comunicare il sapere che ha imparato nel tempo. Non confondiamo dunque il piegare qualcosa asservendolo a un titolo con lo spiegare qualcosa mostrandone il valore.
Bando alle ciance! Per me chi non sa insegnare non sarà mai maestro, per carità sarà conoscitore o impegnato nel sapere, tanto onore, ma mai vero maestro dunque non si ostini.
Tante volte incontro persone di tutti gli ambiti professionali che si atteggiano come se fossero loro l’insegnamento, come se fossero loro la loro stessa professione ma che purtroppo invece troppe volte si dimenticano di ricordare la cosa più importante, ossia che ciò che hanno imparato serve a qualcosa o a qualcuno e non serve contro qualcosa o qualcuno.
Ed io proprio perché sono una persona che ignora tantissime e troppe cose, troppo spesso riconosco quando qualcuno non mostra ciò che insegna.. e lì mi fermo e li fermo dicendo: “guardi mi scusi ma lei non è dottore, farmacista, insegnante, professore, o maestro perché non vedo maestrìa”, e loro pensando che stia parlando della validità dei loro titoli, mentre io invece parlo del valore di questi, diventano matti e ciò mi comporta molti problemi o la famosa frase “Lei non sa chi sono io”, beh! Io vado avanti e dico : “sì ma credo che neanche lei lo sappia più chi è”.
Amici e Nemici miei, non si hanno veri studenti senza avere veri maestri, non si hanno veri maestri se non si hanno veri insegnamenti o meglio insegnamenti dal vero.. è come il saper fare ciò che si dice anche senza dirlo.
Ma partiamo da quest’ultima frase. Saper fare. L’arte del saper fare oggi ha un despota pericoloso, ossia colui che mostra se stesso prima di ciò che sa. La finzione oggi ha preso il sopravvento ed è diventata reale, si è sostituita all’insegnamento, capite che disastro?!
E’ un po’ come confondere la vita reale con un reality show, o parlare di cose futili come se fossero importanti, come vedo ogni giorno in tv alcuni chef che nei reality rimproverano, insultano, si atteggiano a divi umiliano i concorrenti, quasi fossero chissà chi nella realtà appunto, come se avessero scoperto il mondo, o salvato qualcuno o impedito una tragedia.. ammesso che chi lo abbia fatto veramente abbia comunque il diritto di comportarsi così malamente.. io mi chiedo ma la vogliamo smettere?! Volete calmarvi! Vogliamo tornare all’educazione, al rispetto che vengono prima di ogni professione..
Torniamo alla realtà. Un cuoco è un cuoco, ed è fantasticamente e semplicemente questo, una magnifica professione come tante altre magnificenze, come un avvocato è principe del foro ma non è principe realmente, o lo stesso per una modella che forse anzi sicuramente è la più bella ma tra le modelle, ma non tra chi non abbia i suoi modi.
Il vero insegnante per me è lo stesso insegnamento, e non chi mente all’insegna di qualcosa.
E con questa riflessione vi saluto.
3 MINUTI D’AUDIO Riproducono la riflessione dell’articolo a voce alta, perché abbiano accesso all’ascolto i ciechi, chi lavorando non ha tempo o chi preferisce ascoltare, e quelli tra noi che pur avendo la vista sono diventati i veri Non Vedenti. Buon ascolto o buona lettura come preferite.
Foto in evidenza da me intitolata ” Sudditi sì ma solo dellla libertà” è opera di Tiziana Russo
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