Amici e Nemici miei,
Anche lo Spreco altro non è che Talento inespresso, non illuminato, non coltivato, così temuto in quanto veritiero confidente del nostro reale sentire nell’animo, da ritenere opportuno metterlo a tacere.
Siamo diventati come dei mafiosi che uccidono ogni giorno le nostre possibilità di stare bene, mettendoci a tacere con un pizzo da pagare “Il silenzio” per ciò che amiamo fare, arte, viaggi, esplorazione, emozioni in ogni tempo ma ormai per noi solo di altri tempi.
Dove sono finite le nostre emozioni Epiche?!
“Domani lo farò, mi sarebbe piaciuto, sembra fatto per me ed è tremendamente interessante ma mi spaventa e sono titubante” sono sicari della nostra felicità.
Forse tutto questo è lecito nel mondo di una vita fatta di frenate, di comparse, o filastrocche, timbri, cartellini e conta ore, zombie o pupazzi.
Ma vogliamo davvero essere pupazzi di un lavoro, di qualcuno, per qualcosa?
Crediamo di fare i furbi e che basti sostituire il cartello dei nomi al tavolo della gioia, durante la conferenza dei Nostri Sogni, mettendo quello del “Sopravvivere al posto di quello che ci diceva di “Vivere al meglio e liberi da ogni cosa?!”
Credete che basti imbrogliare noi stessi?
Credete che basti imbrogliare noi stessi?
Ma si può scegliere questa scelta?
Credete realmente che prima o poi non verrà il turno di ascoltare la voce che ci ricorda di cosa e per cosa realmente siamo fatti, quel talento chiamato Anima, ma messo a tacere dalla paura che lo rende schiavo facendolo inutile Spreco.
Impegnarsi in qualcosa, non corrisponde solo o sempre nel possedere quella cosa, ma nel nostro viaggio volto verso la scoperta della bellezze di quelle cose, che siano ignoto, arte, luoghi sconosciuti o sensazioni forti anche se inesplorate..
Dove è la nostra vita?
Che ne abbiamo fatto?
Siamo così imbalsamati fermi a guardare le cose che passano, da confondere la meraviglia del “perdere il respiro per qualcuno” con il soffocare..
Ma c’è un momento in ognuno di noi che viene prima del Sig. giudizio “Conviene o Meno”, del “Ce la farò o meno”, “Ho paura di vivermela per questo motivo o quell’altro”..
Si chiama vibrazione, esplorazione, questo è il progresso, sganciarsi dal solito comodo ma stancante e fottutamente umiliante quieto vivere.
Un ripetersi uguale di giorni comuni e già dannatamente usuali, visti e rivisti dove le emozioni più sconvolgenti sono legate mani e piedi, e imbavagliate dall’appiattimento quotidiano che abbiamo eletto come sindaco del nostro cuore..
Ogni giorno usiamo un mazzo truccato ogni volta che dobbiamo giocarci la felicità facendo delle scelte forti, così da vincere senza mai giocarle realmente, senza suspense sapendo già il finale dove le nostre paure ci premierannno comunque dandoci la coppa sul podio..
Facendoci vincitori con tanti onori ma senza onore.
Facendoci vincitori con tanti onori ma senza onore.
Ogni giorno Amici e Nemici miei, restiamo attaccati sbadigliando alla fotocopiatrice del nostro Animo impegnati a fare copie su copie, di copie su copie, di quello che siamo e sognavamo di essere nell’originale, riducendolo a tal punto da non esserlo più.
E con questa riflessione vi saluto.
E con questa riflessione vi saluto.
I Minuti d’audio Riproducono la riflessione dell’articolo a voce alta, perché abbiano accesso all’ascolto i ciechi, chi lavorando non ha tempo o chi preferisce ascoltare, e quelli tra noi che pur avendo la vista sono diventati i veri Non Vedenti. Buon ascolto o buona lettura come preferite.
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