Durante uno dei miei viaggi in un luogo sperduto del pianeta, in una notte come tante altre, guardai verso la montagna e vidi un fuoco in lontananza. Avvicinandomi trovai un vecchio, vecchissimo e misterioso Maya che dopo avermi invitato a sedere vicino al fuoco, mi consegnò la chiave di un mondo Epico, più evoluto, spiegandomi la sua visione sulle cose in una magica e lunga notte di conversazione. Il vecchio inizia a il dialogo invitandomi a recitare due preghiere, una rivolta all’universo e quella che troverete di seguito rivolta a me stesso, ritenendoli come due bagagli fondamentali nel viaggio di ricerca dell’illuminazione di me stesso.
Conce g. Scardaci
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